muro di stracci.jpgInvece di pietre questa volta sono degli stracci.
Sono centinaia e centinaia di migliaia di strisce di stoffa strappate, stracci appunto, ma degli stracci specialissimi, che raccontano come e forse più che certe pietre.
Sono appesi al muro che costeggia la piccola chiesa di Mariam Ani Evi, la casa dove si dice che la Vergine Maria passò gli ultimi anni di vita sulla terra, accompagnata dall’Apostolo Giovanni.
Turchia, Efeso: accanto ai superbi resti di una delle più importanti città dell’antichità, si erge una collina boscosa, verdissima, in cima ad una strada tortuosa ci si trova in un posto solitario e suggestivo, con al centro una piccola chiesa con una grande e curiosa storia, ben raccontata qui e qui.
Una sorgente, ovviamente ritenuta beneficaefeso,madonna,fede,exvoto,preghiera,stracci,turchia,acqua che salva

(l’ acqua sempre unita al miracolo della salute e non solo, sarà un caso…) e accanto ecco questo muro di pietre rozze coperto letteralmente per tutta la lunghezza di strati e strati di striscioline di stoffa annodate alle altre, lasciate come segno delle proprie preghiere, delle proprie richieste, della propria gratitudine.
Ho visto farlo con serietà e compunzione, anche con gli occhi pieni di lacrime.
E se gli stracci sono migliaia e migliaia ognuno é però una storia, un desiderio, un dolore, una speranza o anche soltanto un pensiero devoto. insomma questo muro coperto di stracci in effetti è un concentrato di umanità e di vita. Non servono materiali preziosi perché siano emozionanti e pieni di significato: questa é vita vera

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